La panchina al Tribunale per i Minorenni di Torino…
Amo quella panchina del corridoio della cancelleria adozioni, in legno vissuto, un legno con mille piccoli solchi, un po’ sbiadita nel colore, un legno che sa di vita, che chissà quante coppie ha cercato di fare stare comode, di accogliere, quando sono lì per depositare la disponibilità ad accogliere nella propria vita un bambino nato da un’altra donna, in preda alle emozioni, alla felicità immensa, alle paure, ai tantissimi dubbi e a una buona dose di incoscienza, di un pizzico di pazzia e diciamolo pure anche magia…
La amo perché su quella panchina io sono diventata mamma di te, un cucciolo da maneggiare con cura, come tutti i bimbi che arrivano da passati difficili, con tanto bisogno di amore e ogni volta che mi ci risiedo, come stamattina, è come rivivere tutte quelle emozioni. Inevitabilmente penso a quanti bambini hanno potuto incontrare i loro genitori, che erano seduti proprio su quella panchina e che tremavano di emozione proprio come è capitato a me e a quanti si siederanno in attesa di incontrare i loro bimbi con il cuore pieno di speranza e di amore…
Sei tu la mia panchina del cuore e fai parte della mia maternità.
una Mamma adottiva